martedì 17 novembre 2015

Il sovraccarico funzionale del ginocchio nel bodybuilder

Nei numeri precedenti è stato evidenziato come l’acido ialuronico possa essere un valido aiuto nel trattamento delle condropatia del bodybuilder; oggi vorrei focalizzare la nostra attenzione sui sovraccarichi del ginocchio.
L’allenamento della muscolatura degli arti inferiori passa necessariamente attraverso l’uso (o l’abuso…) delle ginocchia; alcuni esercizi portano un carico prevalentemente assiale, o “verticale” (ad esempio il leg calf, eseguito con le ginocchia distese), altri (la maggior parte) un carico combinato “assiale + ciclico” (ad esempio la pressa, gli affondi, lo squat, la corsa, ecc).
Per capire come e perché avviene l’usura (o il sovraccarico) della cartilagine, e quindi come evitarlo (o almeno prevenirlo, per quanto possibile) dobbiamo pensare alla struttura cellulare della stessa cartilagine e alla biomeccanica del ginocchio.
La cartilagine articolare
La cartilagine è costituita da vari “strati”; senza entrare troppo nello specifico, è bene sapere che nello strato più superficiale gli scarsi condrociti e le numerose fibre collagene sono disposte parallelamente al piano osseo (immaginate una sorta di “copertura” come le tegole su un tetto; tale disposizione aumenta la capacità di sopportare forze di “taglio” e di “sfregamento”) mentre nei piani più profondi la diposizione dei condrociti è più “verticale”, quindi perpendicolare al piano osseo (immaginate degli “stantuffi”, in grado sopportare le forze di compressione).
Quindi, una usura modesta/superficiale del piano cartilagineo, aumenterà il rischio di sovraccarico soprattutto nei movimenti di flesso-estensione, in particolare a livello femoro-rotuleo (es: leg estension, oppure attività aerobica come lo step), mentre nell’usura più profonda viene compromessa anche la capacità di sopportare i carichi assiali (soprattutto se si sollevano pesi eccessivi…).

Foto: © Michael Neveux


Cenni di anatomia/biomeccanica del ginocchio
Tutti sanno che i menischi sono degli “ammortizzatori”, ma pochi sanno che in realtà la loro funzione principale è prevalentemente quella di “guarnizione”.
Infatti, il ginocchio è formato da una parte piatta (il “piatto tibiale”) e una parte “curva” (i “condili femorali”, che -è bene ricordare- sono ovali, e non rotondi; capirete dopo perché puntualizzo questa informazione); quindi è facile capire che una superficie piatta non potrà mai essere congruente con una superficie piana! I menischi quindi “riempiono lo spazio” tra tibia e femore, aumentando la stabilità articolare e implementando la superficie di appoggio (quindi distribuiscono il carico su una superficie maggiore).
Sembra facile… ma non è così…! Infatti i menischi non sono “guarnizioni statiche” (come quella della caffettiera…), ma sono “guarnizioni dinamiche”: si “muovono” durante la flesso-estensione per permettere la massima congruenza articolare (il menisco esterno si muove anche di 2 cm!).
Ciò avviene proprio perché i condili femorali sono ovali; a ginocchio totalmente esteso c’è la massima superficie di appoggio; quando iniziamo il movimento di flessione, il femore “rotola” posteriormente; se però il femore continuasse a rotolare, il ginocchio si lusserebbe! Per fortuna, però, il legamento crociato anteriore e il corno posteriore dei menischi “bloccano” il rotolamento e il femore “scivola” in avanti, portandosi nuovamente al centro del piatto tibiale (a 90° di piegamento c’è la massima superficie di carico in flessione); a questo punto, il femore può nuovamente “rotolare” posteriormente, andando a raggiungere il massimo grado possibile di flessione.
Quindi abbiamo un movimento di flesso-estensione, caratterizzato da una sequenza di “rotolamento-scivolamento-rotolamento”. A questo aggiungete nel movimento di flesso-estensione anche una rotazione verso l’esterno della tibia; ora capite quanto il ginocchio sia una entità biomeccanica molto complessa!

Foto: © Michael Neveux
































Dopo aver letto come funziona il ginocchio, potete immaginare che:
-          Ogni alterazione delle varie fasi del movimento può portare alla rottura o comunque alla degenerazione precoce delle strutture articolari
-          Il rischio è notevolmente aumentato negli esiti di meniscectomia e/o di lesione dei legamenti articolari (anche se sono stati ricostruiti, perché la biomeccanica del ginocchio operato è comunque molto diversa da quella fisiologica)
-          Durante gli esercizi bisogna prestare la massima attenzione a mantenere un equilibrio perfetto e a non eseguire movimenti troppo veloci o incontrollati, soprattutto nella flessione del ginocchio in carico
-          Nei casi di usura conclamata della cartilagine (anche di moderata entità), bisogna evitare movimenti ciclici ripetuti, e –ovviamente- di caricare con pesi eccessivi il ginocchio
-          L’esercizio eseguito correttamente (nella metodica e nel carico) aiuta a preservare l’integrità dell’articolazione
-          E’ possibile prevenire l’usura eccessiva dell’articolazione anche controllando il peso corporeo, limitando gli esercizi che soggettivamente creano dolore/gonfiore articolare, utilizzando scarpe idonee (che diano un appoggio stabile e in asse corretto), eseguendo gli esercizi nella metodica più corretta (troppo spesso vedo persone che pur di sollevare un certo peso, eseguono gli esercizi in maniera scomposta, e spesso anche pericolosa!)
-          Soprattutto nelle ginocchia “non più giovani”, è fondamentale gestire al meglio il tempo di recupero (il discorso non vale solo per il muscolo!), ricordando a coloro che svolgono una attività lavorativa pesante di valutare il rischio di sovraccarico articolare pensando non solo ai carichi sollevati in palestra, ma anche agli sforzi eseguiti quotidianamente al lavoro
Un grosso aiuto che noi medici abbiamo oggi a disposizione per ridurre i sovraccarichi del ginocchio, è sicuramente rappresentato dall’acido ialuronico; esistono in commercio prodotti contenenti acido ialuronico a basso, medio e alto peso molecolare, e recentemente è stato introdotto un acido ialuronico definito “di quarta generazione” (lo Hyadd 4) studiato specificatamente per gli sportivi;
in parole semplici, nello Hyadd 4 sono state unite tante piccole molecole di acido ialuronico così da formare una sorta di “rete”, con caratteristiche uniche di elasticità e flessibilità; questa “rete” riesce quindi a resistere alle forze di compressione e trazione, tipiche delle articolazioni sottoposte ad un elevato stress meccanico/funzionale, come quelle del bodybuilder.



Dr Marco Patacchini
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Chirurgia Artroscopica e Traumatologia dello Sport
Responsabile Ortopedico Istituto Clinico Valle d’Aosta

lunedì 13 luglio 2015

Nuovo numero di KettlebellMag con My BOX

NON AVETE TEMPO PER ANDARE IN PALESTRA?
Questo è un WOD senza attrezzi, da The BOX magazine e www.travelingwod.com

>Push-ups (il massimo eseguibile in 2 minuti)
1 minuto di pausa
>Sit-ups (il massimo eseguibile in 2 minuti)
1 minuto di pausa
>Air Squats (il massimo eseguibile in 2 minuti)






Kettlebellmag & MyBOX
Luglio/Settembre 2015 è disponibile in edicole selezionate delle seguenti città: ANCONA, BOLOGNA, FIRENZE, MILANO, PADOVA, PERUGIA, ROMA, VICENZA, GENOVA, LIVORNO, ALESSANDRIA, ASTI, OLBIA, PESCARA, CHIETI, TERAMO, RIMINI, FORLI', PESARO, RAVENNA, PARMA, REGGIO EMINIA, VERONA.
Se Volete Trovare KettlebellMag & My Box nella vostra edicola di fiducia SEGNALATECELO A QUESTO LINK: Edicola

Oppure richiedi la rivista
in formato digitale compatibile per i




sommario kettlebellmag
sommario MyBOX
visualizza l'anteprima






martedì 23 giugno 2015

IMPARA E PERFEZIONA L'USO DEL KETTLEBELL!


CERTIFICAZIONE KETTLEBELL TRAINER LEVEL 1 DELLA AGATSU INTERNATIONAL CON SHAWN MOZEN. ALTA FORMAZIONE!:
SABATO 5 e DOMENICA 6 SETTEMBRE 2015

Con migliaia di istruttori in più di otto paesi, l’Agatsu Kettlebell Instructor Course è uno dei corsi kettlebell migliori al mondo. Gli appassionati dei kettlebell che vogliono imparare come diventare personal trainer e sviluppare le capacità per allenare gli altri nell’uso dei kettlebell partecipano sempre numerosi ai nostri seminari.
Molto di più di un semplice seminario sul kettlebell, il programma Agatsu vi introdurrà ad alcuni dei concetti di allenamento e insegnamento più efficaci e garantiti cambiare la vostra concezione di fitness. Ai nostri seminari per istruttori hanno partecipato personal trainer affermati, principianti, agenti delle forze di sicurezza e altri che desiderano migliorare il proprio allenamento e il modo in cui allenano gli altri. Probabilmente uno dei programmi più completi in circolazione, la certificazione Agatsu tratta tutto: dallo sport del kettlebell alle varianti tecniche più comuni usate nelle palestre di tutto il mondo.
Cosa imparerete:
• Esercizi classici e non classici con kettlebell, come swing, girate, strappo, distensioni, windmill e get-up turco, saranno descritti dettagliatamente insieme a molte altre tecniche essenziali.
• Svilupperete una comprensione profonda dei fondamentali del kettlebell e delle loro varianti. Saranno spiegate le varianti di ogni esercizio e i loro usi, fornendo anche informazioni per aiutarvi ad andare oltre i plateau nell’allenamento.
• Teoria e fondamentali della mobilità articolare come strumenti per la preparazione articolare e la prevenzione degli infortuni pre- e postallenamento.
• Imparerete a modulare in modo sicuro e incrementale gli esercizi per adattarli alle caratteristiche di molti clienti diversi.
• Imparerete i segreti per creare corsi kettlebell eccezionali, oltre a programmi personalizzati.
• Scoprirete come programmare allenamenti kettlebell creativi che metteranno alla prova i clienti nelle sessioni di gruppo o personali.
• Esplorerete i fondamentali dell’allenamento per lo sport del kettlebell e le sue applicazioni per il fitness.
• Il laboratorio sul marketing vi mostrerà come pubblicizzare le vostre capacità verso i clienti potenziali e come fidelizzare i clienti già acquisiti.
I corsi per istruttori sono svolti dove tutti i partecipanti sono attesi allenarsi. Ogni corso dura circa 16 ore, si svolge nel fine settimana e tratta: esercizi di base e avanzati con kettlebell, esercizi per la mobilità articolare e con peso corporeo, marketing. Per ottenere questo diploma NON basta pagare, dovrete guadagnarvi la certificazione. Chi non supera il corso per istruttore Agatsu può rifare lo stesso corso gratuitamente entro un anno. Molti non allenatori partecipano al corso Agatsu per il loro progresso personale. Se fate il corso per conoscenza personale e non desiderate ricevere il certificato, potete partecipare senza svolgere la valutazione finale.


Per vedere il programma ed iscriversi questo è il link:
http://www.olympian.it/seminari_wall_2.cfm?ID=5642


Requisiti per il livello 1
• Gli uomini devono essere in grado di eseguire i fondamentali insegnati nel corso usando un kettlebell di almeno 16 kg. Le donne devono essere in grado di eseguire i fondamentali insegnati nel corso usando un kettlebell di 8 kg o 16 kg.
• È necessario superare un esame dimostrando di aver compreso e di essere in grado di eseguire i fondamentali di swing, girata, strappo windmill e get-up turco in modo sicuro e tecnicamente corretto. Sono sottratti punti in caso di violazione della sicurezza, come incurvare la schiena quando si raccoglie il kettlebell per eseguire uno swing.
• C’è un breve esame scritto a riguardo del materiale presentato nel corso del fine settimana. L’esame prevede 30 domande a risposta multipla. La soglia di superamento dell’esame è l’80%.
• Potete acquistare l’e-book del corso qui Agatsu Kettlebell Training E-Book
• Gli allenatori non sono certificati a condurre altri corsi di certificazione. Gli allenatori Agatsu che conducono certificazioni per istruttori senza permesso scritto da parte di Agatsu vedranno annullare le loro certificazioni.
• L’esame finale consiste di una serie di circuiti kettlebell e di una dimostrazione tecnica. Tutti gli allenatori devono svolgere entrambe le parti per dimostrare uno standard minimo di fitness e capacità tecnica. Durante il test tecnico tutti i partecipanti devono dimostrare di aver compreso e di saper applicare i fondamentali imparati durante il corso. Per assicurare il superamento del corso e l’ottenimento della certificazione, consigliamo a tutti di prepararsi con il nostro Kettlebell 1 program reperibile a Online Members Training Programs. Il Kettlebell 1 Program comprende un manuale di 65 pagine per istruttori kettlebell Agatsu, molte lezioni di verifica, video dimostrativi, allenamenti e molto altro. È la migliore risorsa on-line per assicurarvi di avere successo nei nostri seminari di certificazione per istruttori.

BONUS EXTRA
La prima mezza giornata di corso è previsto un Workshop sull’allenamento con peso corporeo
Volete portare il vostro allenamento per la forza a una livello superiore?
Volete imparare a costruire un corpo d’acciaio?
Questo laboratorio introduttivo all’allenamento con peso corporeo vi mostrerà come fare!
“Dobbiamo imparare a padroneggiare il nostro corpo prima di superare la resistenza offerta dai pesi”
Shawn Mozen


Il workshop Agatsu sull’allenamento con peso corporeo tratterà quanto segue:
• Tecniche appropriate di riscaldamento per l’allenamento con peso corporeo.
• Esercizi di preparazione delle articolazioni per proteggere il corpo dagli infortuni gravi. Attenzione su mani, polsi, gomiti e spalle.
• Esercizi di mobilità e flessibilità per ottenere posizioni migliori sopra la testa.
• Verticale (tuck, straddle e pike)
• Spinta nella verticale
• Bent Arm Levers doppi e singoli

LOCATION

ASD OLYMPIAN'S GYM Via Brodolini 35 - 50063 FIGLINE E INCISA VALDARNO (FI)

Inizio ore 9:30 di Sabato 
Fine ore 18:00 di Domenica



venerdì 3 aprile 2015

CERTIFICAZIONE KETTLEBELL TRAINER AGATSU LEVEL 1

Kettlebell-Mag e NBFI

sono liete di presentare un nuovo straordinario seminario di alta formazione ed informazione:

CERTIFICAZIONE KETTLEBELL TRAINER AGATSU LEVEL 1

CON SHAWN MOZEN
SABATO 5 e DOMENICA 6 SETTEMBRE 2015

Con migliaia di istruttori in più di otto paesi, l’Agatsu Kettlebell Instructor Course è uno dei corsi kettlebell migliori al mondo. Gli appassionati dei kettlebell che vogliono imparare come diventare personal trainer e sviluppare le capacità per allenare gli altri nell’uso dei kettlebell partecipano sempre numerosi ai nostri seminari.
Molto di più di un semplice seminario sul kettlebell, il programma Agatsu vi introdurrà ad alcuni dei concetti di allenamento e insegnamento più efficaci e garantiti cambiare la vostra concezione di fitness. Ai nostri seminari per istruttori hanno partecipato personal trainer affermati, principianti, agenti delle forze di sicurezza e altri che desiderano migliorare il proprio allenamento e il modo in cui allenano gli altri. Probabilmente uno dei programmi più completi in circolazione, la certificazione Agatsu tratta tutto: dallo sport del kettlebell alle varianti tecniche più comuni usate nelle palestre di tutto il mondo.
Cosa imparerete:
• Esercizi classici e non classici con kettlebell, come swing, girate, strappo, distensioni, windmill e get-up turco, saranno descritti dettagliatamente insieme a molte altre tecniche essenziali.
• Svilupperete una comprensione profonda dei fondamentali del kettlebell e delle loro varianti. Saranno spiegate le varianti di ogni esercizio e i loro usi, fornendo anche informazioni per aiutarvi ad andare oltre i plateau nell’allenamento.
• Teoria e fondamentali della mobilità articolare come strumenti per la preparazione articolare e la prevenzione degli infortuni pre- e postallenamento.
• Imparerete a modulare in modo sicuro e incrementale gli esercizi per adattarli alle caratteristiche di molti clienti diversi.
• Imparerete i segreti per creare corsi kettlebell eccezionali, oltre a programmi personalizzati.
• Scoprirete come programmare allenamenti kettlebell creativi che metteranno alla prova i clienti nelle sessioni di gruppo o personali.
• Esplorerete i fondamentali dell’allenamento per lo sport del kettlebell e le sue applicazioni per il fitness.
• Il laboratorio sul marketing vi mostrerà come pubblicizzare le vostre capacità verso i clienti potenziali e come fidelizzare i clienti già acquisiti.
I corsi per istruttori sono svolti dove tutti i partecipanti sono attesi allenarsi. Ogni corso dura circa 16 ore, si svolge nel fine settimana e tratta: esercizi di base e avanzati con kettlebell, esercizi per la mobilità articolare e con peso corporeo, marketing. Per ottenere questo diploma NON basta pagare, dovrete guadagnarvi la certificazione. Chi non supera il corso per istruttore Agatsu può rifare lo stesso corso gratuitamente entro un anno. Molti non allenatori partecipano al corso Agatsu per il loro progresso personale. Se fate il corso per conoscenza personale e non desiderate ricevere il certificato, potete partecipare senza svolgere la valutazione finale.
Per mantenere gli alti standard a cui le nostre certificazioni sono ormai associati, è obbligatorio fare una ricertificazione ogni due anni. Il costo della ricertificazione è 200 €.


Requisiti per il livello 1
• Gli uomini devono essere in grado di eseguire i fondamentali insegnati nel corso usando un kettlebell di almeno 16 kg. Le donne devono essere in grado di eseguire i fondamentali insegnati nel corso usando un kettlebell di 8 kg o 16 kg.
• È necessario superare un esame dimostrando di aver compreso e di essere in grado di eseguire i fondamentali di swing, girata, strappo windmill e get-up turco in modo sicuro e tecnicamente corretto. Sono sottratti punti in caso di violazione della sicurezza, come incurvare la schiena quando si raccoglie il kettlebell per eseguire uno swing.
• C’è un breve esame scritto a riguardo del materiale presentato nel corso del fine settimana. L’esame prevede 30 domande a risposta multipla. La soglia di superamento dell’esame è l’80%.
• Potete acquistare l’e-book del corso qui Agatsu Kettlebell Training E-Book
• Gli allenatori non sono certificati a condurre altri corsi di certificazione. Gli allenatori Agatsu che conducono certificazioni per istruttori senza permesso scritto da parte di Agatsu vedranno annullare le loro certificazioni.
• L’esame finale consiste di una serie di circuiti kettlebell e di una dimostrazione tecnica. Tutti gli allenatori devono svolgere entrambe le parti per dimostrare uno standard minimo di fitness e capacità tecnica. Durante il test tecnico tutti i partecipanti devono dimostrare di aver compreso e di saper applicare i fondamentali imparati durante il corso. Per assicurare il superamento del corso e l’ottenimento della certificazione, consigliamo a tutti di prepararsi con il nostro Kettlebell 1 program reperibile a Online Members Training Programs. Il Kettlebell 1 Program comprende un manuale di 65 pagine per istruttori kettlebell Agatsu, molte lezioni di verifica, video dimostrativi, allenamenti e molto altro. È la migliore risorsa on-line per assicurarvi di avere successo nei nostri seminari di certificazione per istruttori.

BONUS EXTRA
La prima mezza giornata di corso è previsto un Workshop sull’allenamento con peso corporeo
Volete portare il vostro allenamento per la forza a una livello superiore?
Volete imparare a costruire un corpo d’acciaio?
Questo laboratorio introduttivo all’allenamento con peso corporeo vi mostrerà come fare!
“Dobbiamo imparare a padroneggiare il nostro corpo prima di superare la resistenza offerta dai pesi”
Shawn Mozen
 

Il workshop Agatsu sull’allenamento con peso corporeo tratterà quanto segue:
• Tecniche appropriate di riscaldamento per l’allenamento con peso corporeo.
• Esercizi di preparazione delle articolazioni per proteggere il corpo dagli infortuni gravi. Attenzione su mani, polsi, gomiti e spalle.
• Esercizi di mobilità e flessibilità per ottenere posizioni migliori sopra la testa.
• Verticale (tuck, straddle e pike)
• Spinta nella verticale
• Bent Arm Levers doppi e singoli

 

LOCATION

ASD OLYMPIAN'S GYM Via Brodolini 35 - 50063 FIGLINE E INCISA VALDARNO (FI)

Inizio ore 9:30 di Sabato 
Fine ore 18:00 di Domenica


PREZZO DEL SEMINARIO PER ISCRIZIONI ENTRO IL 15 LUGLIO:
DUE GIORNATE: € 390,00

PER ISCRIZIONI DAL 16 LUGLIO AL 15 AGOSTO: € 450,00
LAST MINUT DAL 16 AGOSTO AL 5 SETTEMBRE: € 490,00

PER SAPERNE DI PIU' CLICCA QUI

Metodi di pagamento:
Bonifico Bancario intestato a: Sandro Ciccarelli Editore Srl 

IBAN: IT89Y0103037850000002416938
Monte dei Paschi di Siena
Causale: Certificazione Kettlebell Trainer livello 1 AGATSU

Oppure tramite PayPal: ads@olympian.it
Si prega di compilare il modulo e poi di inviare la ricevuta del bonifico o di PayPal a: info@olympian.it
Il corso si terrà solo al raggiungimento di un numero minimo di 25 iscritti paganti
In caso di mancato svolgimento tutte le quote di iscrizione versate saranno restituite.

lunedì 30 marzo 2015

IN FORMA PER COMBATTERE CON LE TRAZIONI ALLA SBARRA!


Oltre ad essere il modo più veloce per ingrossare e rafforzare i muscoli delle braccia e schiena, le trazioni alla sbarra migliorano la postura e potenziare il vostro potenziale atletico!



DI MARTIN ROONEY, DIMOSTRAZIONE DI DOUGLAS IIMA, FOTO DI PAUL THATCHER
PUBBLICATO SU FIGHT MAGAZINE DA SANDRO CICCARELLI EDITORE SRL TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI NESSUNA PARTE DI QUESTI ARTICOLI PUO' ESSERE USATA SENZA IL PERMESSO SCRITTO DELL'EDITORE


Rispetto alla maggior parte degli esercizi, le trazioni alla sbarra utilizzano un numero maggiore di muscoli della parte superiore del corpo e sono uno degli strumenti migliori per valutare la forza relativa del corpo, che indica quanto si è forti in rapporto al proprio peso. Le trazioni alla sbarra sviluppano la forza e la massa dei dorsali, il che aiuta a tirare le braccia in basso e all’indietro.
Inoltre le trazioni alla sbarra rafforzano mani, avambracci, bicipiti, cuffia dei rotatori, pettorali e addominali.

ROUTINE DI TRAZIONI ALLA SBARRA

L’abilità nelle trazioni alla sbarra dipende da due cose: la forza della schiena e delle braccia e il peso corporeo. Aggiungere le trazioni alla sbarra alla routine di allena- mento riducendo al contempo il grasso corporeo migliorerà considerevolmente il vostro totale di trazioni alla sbarra.
Usate questa routine di quaranta ripetizioni con tre varianti avanzate di trazione alla sbarra, e avrete una marcia in più rispetto ai vostri avversari.

1. Trazione alla sbarra con presa alternata



Appendetevi alla sbarra con i gomiti stesi e i palmi rivolti in direzioni opposte. Portate il mento sopra la sbarra. Abbassatevi alla posizione iniziale in due secondi e ripetete. 
Eseguite due serie di otto ripetizioni.

2. Trazione alla sbarra a bandiera



Appendetevi alla sbarra con i palmi rivolti in avanti, le braccia stese e le gambe parallele al pavimento. Portate il mento sopra la sbarra mantenendo la posizione a bandiera. Abbassatevi alla posizione iniziale in due secondi e ripetete. Eseguite due serie di sei ripetizioni.

3. Trazione alla sbarra con presa neutra e schiena inarcata.





Posizionate una maniglia stretta per rematore sopra la sbarra e appendetevi alle impugnature. Tirate il petto alle mani affinché la testa e la parte superiore del corpo siano parallele alla sbarra.
Abbassatevi alla posizione iniziale in due secondi e ripetete.
Eseguite due serie di sei ripetizioni.






venerdì 27 febbraio 2015

Devo fare riscaldamento e stretching prima dell’allenamento con kettlebell?

     Fare stretching statico prima dell’attività fisica è decisamente una cattiva idea. Elimina la carica che si trova nei muscolo. Pensate a come vi sentite dopo una lezione di yoga.

     Il riscaldamento non è nient’altro che una stampella psicologica simile ai calzettoni magici che alcuni atleti professionisti “devono indossare” per vincere. Dite no! Se non ci riuscite, fatevi aiutare.

     Il mio amico dott. Judd Biasiotto è un uomo del Rinascimento: un ex detentore di record mondiale nel powerlifting, uno scienziato dello sport, uno scrittore di sport vincitore di premi. Leggete questo racconto straordinario della sua prestazione straordinaria in una gara di powerlifting (sì, è correlato ai kettlebell).

     “Biasiotto… dormiva sodo”, ha scritto un atleta che assisteva alla prestazione poco ortodossa del dott. Judd. Quando mancavano all’appello solo cinque atleti, Biasiotto fu svegliato dal suo allenatore.

     Judd si alzò, tirò su le spalline della sua tuta e cominciò a fasciarsi le ginocchia. Mi veniva da ridere. Come poteva un atleta così forte essere così stolto da ignorare il riscaldamento?

     “Un altro powerlifter scemo”, pensai. “Ecco cos’è questo clown”.

     Però quando Biasiotto salì in pedana per il suo sollevamento di apertura, la mia opinione cambiò drasticamente. Nel giro di 10 secondi, Biasiotto eseguì una trasformazione fisiologica descrivibile soltanto come bizzarra. I suoi tratti facciali sembrarono cambiare davanti ai miei occhi. I peli sulle braccia e sulle gambe gli si drizzarono e il suo respiro si fece profondo e ritmico. I suoi muscoli sembrarono diventare più grossi. Complessivamente, la scena era un po’ spaventosa.

     Senza un singolo riscaldamento, Biasiotto prese il bilanciere, si abbassò e poi esplose su stabilendo un nuovo record dello Stato della Georgia. Il sollevamento sembrò ridicolamente facile.

     Altre otto volte nel corso della gara, Biasiotto ripeté la sua trasformazione incredibile e altre otto volte eseguì sollevamenti apparentemente senza sforzi. Alla fine della giornata, Biasiotto aveva migliorato 10 record di Stato e aveva vinto la gara”.

     Per la cronaca. Il dott. Judd Biasiotto non si fermò a livello di stato e successivamente stabilì 4 record del mondo. Che ve ne sembra di uno squat con 275 kg con un peso corporeo di 60 kg?! A proposito di forza senza troppa massa!

     Per rassicurare il mondo che non era una specie di mostro, il “Dr. Judd”, come è conosciuto nella comunità del powerlifting, condusse uno studio usando come soggetti altri powerlifter avanzati. Un gruppo si riscaldava con carichi più leggeri prima di eseguire i sollevamenti con massimali; l’altro gruppo no.

     Ascoltate bene. CINQUE VOLTE SU SEI IL GRUPPO SENZA RISCALDAMENTO HA OTTENUTO RISULTATI MIGLIORI nello squat e nella distensione su panca!

     Cosa capite da questa storia? Nessun dato indica che il riscaldamento migliora la prestazione o riduce il rischio di infortunio. Anche nel caso di atleti molto grossi che sollevano carichi molto, molto pesanti. Perciò non perdete tempo facendo cyclette o allungamenti, d’accordo?

     Usate il vostro buon senso. Non rompetevi la testa con un esercizio a cui il corpo non è abituato. Approcciate con attenzione i movimenti nuovi. Cominciate piano e incrementate gradualmente, nel corso di un allenamento e poi nel corso di settimane e mesi. Organizzate gli esercizi nell’ordine in cui sembrano aiutarsi, invece di combattersi, a vicenda. Alla fine, quando vi sarete adattati a un certo esercizio, potete essere più aggressivi fin dall’inizio. Non avrete problemi a prendere il vostro kettlebell, a freddo nel corso della giornata, per fare strappi o qualsiasi altra cosa.

     Nessuno di questi consigli è inteso significare che è impossibile infortunarsi. Significa soltanto che il rischio di infortunio non aumenta. Sappiate che se credete religiosamente che vi infortunerete se non fate riscaldamento, allora vi infortunerete. Questa è la forza della suggestione. Quindi continuate a fare riscaldamento e cominciate a farvi visitare da un terapeuta.


     (Prego, per il tempo che vi ho fatto risparmiare!)



domenica 22 febbraio 2015

Intervista esclusiva a Michael Boyle per KettlebellMag e Olympian's News

Intervista esclusiva a Michael Boyle  per KettlebellMag e Olympian's News 

a cura di Annalisa Ghirotti e Kristian Montevecchi



Il tuo libro Avanzamenti nell'allenamento Funzionale è stato pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore Srl, collana La Libreria di Olympian's News, nel 2013 ed è diventato un best-seller del settore fitness in Italia. Tutt’ora è sempre al primo o al secondo posto.


MB: Ottimo!

In questo libro scrivi che lavori a un’evoluzione continua e che cambi idea molto spesso. Quali sono le idee che restano sempre valide?

MB: Direi che il 90% di quello che c’è scritto in questo libro è ancora valido.

Cosa è successo all’altro 10%?

MB: Per risponderti con precisione dovrei rileggermi tutto il libro, direi comunque che si tratta di una lenta evoluzione. Quindi non penso mai che le cose cambino di molto, però osservando lo spazio temporale di un anno… vedo che le cose sono cambiate. Penso quindi che i fondamentali non siano cambiati affatto, altre cose minori invece cambiano, per esempio stiamo imparando molto sulla respirazione, le stiamo dando più attenzione. In questo periodo lo stanno facendo in molti. Noi stiamo facendo molta sperimentazione. Stiamo provando alcune cose valide dell’Istituto per la Postura Corretta per che si trova in Omaha nel Nebraska. Loro stanno studiando molto le asimmetrie, stanno cercando di incrociare l’asimmetria con la creazione di simmetria. Direi che gran parte del lavoro che svolgiamo a terra è inteso renderci simmetrici. L’Istituto di Omaha sta facendo molto per far avanzare questo tipo di ricerca, evidenziando il fatto che soffriamo di asimmetria e che dobbiamo lavorare per ridurre questa asimmetria. Gli esempi sono molti. Se ti chiedo di fare un lancio con la mano destra ti viene bene, se invece ti chiedo di farlo con la mano sinistra non sei così bravo. Se ti chiedo di calciare con il piede destro sei bravo ma se provi con il piede sinistro… chissà, potresti anche essere più bravo ma lo statunitense nella media non riesce a calciare bene con il piede sinistro. Stiamo quindi studiando e sperimentando con queste cose, però l’allenamento di base resta comunque molto importante. Se ripenso al mio primo libro del 2004, direi che una cosa che è cambiata molto da allora è l’allenamento del core, mentre il contenuto del resto di quel libro, per esempio gli esercizi pliometrici e altre cose, è ancora piuttosto valido e simile a quello che facciamo oggi. Quindi direi che sì, il 10% è cambiato ma il 90% è rimasto uguale.

Bene, hai risposto già alla seconda e alla terza domanda, che era: “Che novità ci sono?”.

MB: Le vere novità riguardano il lavoro sulla postura di cui parlavo prima. Le considero le cose più interessanti in questo momento. In passato non avevo mai dato molta importanza alla respirazione, mi bastava che la respirazione fosse sufficiente. Non avevo mai riflettuto sulle disfunzioni respiratorie che affliggono i giovani atleti, anche di buon livello. L’incapacità di controllare la respirazione è particolarmente evidente in caso di infortunio. Una cosa che ho imparato è l’interazione fra il diaframma e i muscoli addominali e come lavorano durante la respirazione e adesso ho una visione molto diversa su tutta la questione.

Conosci lo Spirotiger?

MB: No

È uno strumento introdotto in Italia una decina di anni fa. Questo strumento permette di allenare la respirazione. Sostanzialmente devi respirare forte dentro allo strumento. Si inspira ed espira indossando una mascherina. Il vantaggio è che non si va in iperossigenazione, perché lo strumento restituisce anche parte dell’anidride carbonica. Perciò è possibile andare avanti anche per 20 o 30 minuti. È una tecnica che si sta diffondendo.

MB: È una cosa un po’ simile alla respirazione lenta, un po’ in stile yoga, di cui non sono mai stato un grande fautore, comunque è un altro elemento che va ad approfondire l’analisi di come le persone respirano. Pensiamo alle persone che soffrono di mal di schiena. Dobbiamo valutare il modo in cui respirano, capire se riescono a respirare con il naso e riempire lo stomaco. Prima pensavo che fossero cose che tutti possono fare, poi però ho capito che chi soffre di un infortunio non riesce a farlo e respira usando solo la parte superiore del corpo, con conseguenti problemi per il collo.

La tua palestra è fantastica, c’è tutto quello di cui le persone hanno bisogno per migliorare la propria prestazione. Quali pensi che siano gli attrezzi essenziali che un allenatore con budget limitato deve avere per avviare la sua attività?

MB: Spazio e manubri. Se oggi dovessi avviare la mia attività vorrei un qualche rack, una panca regolabile, manubri, e la spesa principali la fare per una postazione peri cavi alti e bassi, perché penso che se volessi spendere un po’ di soldi in macchinari una postazione per cavi alti e bassi mi permette di svolgere qualsiasi tipo di lavoro: trazioni, sollevamenti, rematori. Oltre a questo non c’è bisogno di granché, eccetto ovviamente bilancieri e dischi. Noi abbiamo anche molte altre cose, che di certo tornano utili, come i palloni medicinali e le balance board… però un buon set di manubri è fondamentale. Per allenare una donna, ci vuole un set di manubri con incrementi di 1 kg, così da poter svolgere lavoro personalizzato. Noi abbiamo set di manubri di 7, 8, 9, 10, 11, 12 kg… fino ai 18 kg, una progressione del genere fa veramente una grossa differenza, perché fare incrementi maggiori è eccessivo per una donna.

Lei si allena a casa, ha un power rack, manubri, bilancieri, kettlebell.

MB: Anche a me piacciono molto i kettlebell, anche se non ne ho parlato.

Ho letto l’indagine mondiale ACSM sulle tendenze nel fitness per il 2014. Tu lo hai letto?

MB: No

Ecco quali sono le tendenze per il prossimo anno…

MB: Direi che per noi va tutto bene dalla prima alla nona. Davvero! Leggendo vedo che ci sono molte cose correlate all’allenamento con peso corporeo e noi stiamo lavorando su questo e anche le altre rientrano nel nostro percorso… l’allenamento della forza… la cosa è molto confortante per noi.

È strano per esempio che le attività divertenti, come zumba e altre cose, sono scomparse. Quindi qualcosa sta cambiando nel settore del fitness.

MB: Direi che le persone stanno cominciando a capire. Penso che riviste come Men’s Health stanno finalmente cominciando a veicolare buone idee. Per tanto tempo è stata veicolata solo spazzatura. Lo stesso vale per il bodybuilding. in realtà abbiamo cercato di imparare il bodybuilding da chi faceva altro, come powerlifting o sollevamento pesi olimpico. Poi dovevamo capire come adattare le informazioni ottenute da loro a quello che volevamo davvero fare. Non è un metodo di apprendimento efficace. Adesso abbiamo un sistema di apprendimento molto più efficace, con le riviste più popolari che stanno cominciando a diffondere concetti sensati.

Quindi non sono mode passeggere. Sta veramente cambiando la cultura.

MB: Non sono più mode, adesso c’è vera educazione, la gente sta cominciando a capire. Anche su internet ci sono cose sempre più valide. Ormai non si vedono quasi più le assurdità delle celebrità, per esempio il dimagrimento lampo. Ci sono sempre più cose valide e sempre meno sciocchezze. Resto sempre meno sorpreso o disgustato dalle informazioni sul fitness. Lo si capisce da quello che le persone dicono e chiedono. Si parla sempre più spesso di esercizi con peso corporeo, di esercizi funzionali e la gente sta capendo che deve spingere, tirare o muovere qualcosa per le gambe, per esempio. Insomma si fanno passi in avanti e questo riflette la cultura generale. Per noi è senz’altro un bene. Pensa che noi facciamo queste cose da molto tempo, dal 1997. Io faccio questo lavoro da 30 anni. Per molto tempo le cose sono rimaste uguali a loro stesse ma improvvisamente ora le cose cambiano. Improvvisamente un libro come il mio vende alla grande in Italia. Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe stato pubblicato in italiano, tedesco, ungherese e altre lingue che neanche ricordo e che la gente avrebbe abbracciato questi concetti facendoli diventare popolari e non più marginali.

Qualcuno ha scritto che molte delle prime dieci tendenze sono presenti nei principi del Crossfit. Cosa ne pensi?

MB: Non ho una grossa considerazione del Crossfit. Mi sembra un minestrone. Non è detto che mettendo insieme dieci ingredienti si ottiene una buona pietanza. Perché la combinazione degli ingredienti non è giusta. Quando si ascolta quello che dicono i fautori del Crossfit non si può che essere d’accordo. Poi però bisogna vedere come mettono in pratica quello che dicono. Perché anche io credo nel sollevamento pesi olimpico, o nell’allenamento con peso corporeo, la ginnastica non la considero appropriata per le persone nella media ecc. ecc. Confrontando quello in cui credo io con i principi del Crossfit vedo un parallelo per molte cose. Le divergenze emergono all’atto pratico. Per esempio, io penso che per gli adulti i sollevamenti olimpici non siano appropriati. Non penso che in generale gli adulti possano apprendere in modo sicuro i sollevamenti olimpici, specialmente per un alto numero di ripetizioni. Per gli adulti lo stesso discorso vale anche per le trazioni per la parte superiore del corpo la ragione per cui spesso insistono in questa cosa è perché hanno difficoltà con altri esercizi e questa non è una cosa intelligente. Il Crossfit lo paragono al fatto che quasi tutti guardano il football americano in televisione ma non tutti dovrebbero praticarlo.

Certo, lo stesso si può dire della pallacanestro: non si gioca a pallacanestro solo perché si è alti.

MB: A molti miei ex atleti il Crossfit piace perché sono giovani, sani e sanno come eseguire i sollevamenti olimpici. In questo caso con il Crossfit ci si può divertire un sacco ma l’allenamento all’incapacità e l’atteggiamento un po’ macho presente in una qualche misura anche nel Crossfit pongono dei seri pericoli, perché le persone sono incoraggiate a fare cose che non dovrebbero fare. Io lo dico chiaramente alle persone: non bisogna sentirsi così indolenziti da non riuscire a camminare o a stendere un braccio o da ipotizzare che ci siano dei danni interni causati dall’allenamento. Sarebbe come provare una ricetta in cui ci sono pasta, pomodoro e aglio ma se si mette un sacco di aglio e pochissima pasta non ne viene fuori una cosa buona. Ripeto, il problema non sta negli ingredienti ma nella ricetta e chi non usa una buona ricetta non ottiene un buon risultato.

Il tuo blog e il tuo sito web sono ricchi di concetti e idee molto interessanti. Sfortunatamente, in Italia non sono molti a conoscere bene l’inglese, in particolare quando si usa un linguaggio tecnico. Hai in programma di scrivere un nuovo libro? Potremmo tradurlo bene e venderlo.

MB: Di recente ho raccolto tutto quello che ho scritto nell’ultimo paio di anni ma è breve, solo 52 pagine. Se qualcuno vuole tradurle, lo faccia pure. A me interessa più la soddisfazione dei soldi. Sto già guadagnando di più di quello che avrei potuto immaginare. Non mi interessa guadagnare dalle vendite in Italia. Preferisco vendere i diritti. L’editore potrebbe pagarmi i diritti oppure darmi un dollaro per libro venduto. Mi entusiasma di più il fatto di aver scritto un libro che è stato tradotto in italiano. Perciò la questione finanziaria non è quella su cui voglio concentrarmi maggiormente. Quindi se volete tradurlo fatelo, basta che io sia citato.

Ho letto che ti piacerebbe venire in Italia per un seminario o un corso di certificazione. La cosa farebbe sicuramente piacere anche a molti nostri lettori. Pensi che sia possibile programmare un appuntamento per il 2015?

MB: Non posso dire subito di sì. Voglio fare qualcosa in Irlanda e devo fare qualcosa in Cina. Già questo significa viaggiare moltissimo. Se succede che non lavoro più per i Red Sox e quindi non sono più impegnato con il baseball, allora avrò più tempo e sicuramente cercherei di venire in Italia. Perché a mia moglie piacerebbe moltissimo venire in Italia.

Fra l’altro la nostra sede è a due passi da Firenze. Abbiamo contatti con le federazioni italiane più importanti, come quelle di powerlifter, calcio, tennis, sollevamento pesi. Possiamo fare una cosa molto grossa, con tanti allenatori professionisti, per fare una cosa di livello alto.

MB: Anche in Germania c’è un numero incredibile di personal trainer che ci contattano. Sai, i nostri libri sono stati tradotti anche in tedesco e sono molto popolari. Hanno organizzato un seminario Perform Better come quelli che organizziamo qui. C’erano un paio di noi e diversi allenatori locali. Penso che ci fossero 500 persone. Quindi è indubbio che siamo già a un livello internazionale molto importante.

Cosa ne pensi dei metodi russi e cinesi per allenare la forza?

MB: Penso che le cose siano molto più semplici di quello che sembrano. Di certo ci piace l’idea di conoscere cose che provengono da altri paesi, soprattutto se vengono dall’Europa orientale, perché sono bravi. C’era un ragazzo cinese che partecipava al programma olimpico cinese che è venuto a parlare con noi un paio di volte. Sostanzialmente loro lavorano su tutti, non so se è una cosa intelligente, comunque lo fanno, mettono i ragazzi in scuole per lo sport dove per otto ore al giorno lavorano su un certo sport. Non so quanto sia un approccio scientifico piuttosto che culturale. Penso che per gran parte delle persone la strada per aumentare la forza è molto semplice: andare in palestra e lavorare sodo. Non mi interessano molto le cose tipo periodizzazione o presunti programmi segreti. Abbiamo qui atleti che hanno costruito molta forza, senza aver fatto nulla di particolarmente strano. Probabilmente le cose più valide sono ancora quelle delle origini dell’allenamento progressivo con i pesi degli anni ’50.

Ma pensi che da queste culture sia possibile trarre qualcosa di diverso e interessante da sperimentare per l’allenamento della forza?

MB: Ho letto tantissime cose provenienti dall’Europa orientale e penso che il concetto della periodizzazione provenga da lì. Adesso però non penso che ci sia qualcosa di nuovo, qualcosa che non sapevamo, di segreto. Di solito quello che si scopre andando in profondità sono due cose: bravi allenatori e atleti che lavorano sodo, niente di sensazionale o sorprendente. Anni fa portammo qui alcuni giocatori di hockey russi e restammo impressionato dal modo in cui si allenano. Probabilmente avevano un potenziale peggiore di gran parte dei nostri atleti ma il loro sistema era davvero buono e perciò diventano bravi giocatori.

Che mi dici dell’alimentazione. Nei bagni ho visto una lista di alimenti salubri. Pensi che la dieta sia davvero importante per gli atleti?

MB: Penso che per quanto riguarda il dimagrimento le persone non si allenano nel modo giusto per dimagrire, quindi spesso per il dimagrimento è necessario cambiare il modo in cui ci si allena. Per le attività atletiche è diverso perché in questo caso si tratta soprattutto di rifornire il corpo: è necessario ottenere una prestazione di livello elevato che sia anche costante. L’alimentazione è una cosa semplice. Probabilmente noi siamo sulla strada della dieta Paleo, perché consigliamo alle persone di assumere proteine magre e verdure. A quelli che vogliono dimagrire consiglio di mangiare più proteine magre e verdure. Agli atleti consiglio di dare una certa importanza alla frutta. A tutti consiglio di evitare, se possibile, i carboidrati raffinati ma negli USA sono pochi quelli che seguono questi consigli per la salute. Il mais è la fonte principale di calorie della dieta USA ed è assunto principalmente attraverso prodotti industriali.

Cosa ne pensi degli integratori?


MB: Consiglio soprattutto vitamina B e olio di pesce e anche una bevanda post-allenamento con proteine e carboidrati, niente di speciale. Cose semplici, non facciamo cose troppo fantasiose, sostanzialmente cibo di qualità e costanza.

Intervista a cura di Annalisa Ghirotti e Kristian Montevecchi, collaboratori di Olympian's News e Kettlebellmag.

KettlebellMag è La prima rivista italiana specializzata in kettlebell training ed allenamento funzionale www.kettlebellmag.it Per abbonamenti: http://www.olympian.it/abb_kettlebell_r3.cfm
Disponibile nelle edicole principali di: ANCONA, BOLOGNA, FIRENZE, MILANO, PADOVA, PERUGIA, ROMA, VICENZA, GENOVA, LIVORNO... and still growing!!!

Kettlebellmag & Sweat
Per tutti gli appassionati di kettlebell training e di allenamento funzionale: è disponibile il numero di Gennaio/Marzo in formato digitale o stampato

Puoi già abbonarti alla pubblicazione
Sfoglia l'anteprima

Seguici su Facebook

sabato 10 gennaio 2015

MANDATE L’ALLENAMENTO IN… CORTO CIRCUITO


Pubblicato su FIGHTMAGAZINE 

In Collaborazione con KettlebellMag & Allenamento Funzionale


Un circuito ben pianificato può ricreare molte delle esigenze fisiche di un incontro effettivo ed è un’ottima opportunità per bruciare grasso e costruire muscolo
di Martrin Rooney// foto di Paul Thatcher


Questo circuito riproduce il ritmo specifico degli incontri di MMA. Ci sono 5 esercizi, da eseguir per un minuto ciascun co10 second di paus fra l’uno all’altro. L’obiettivo è eseguirli tutti alla massimintensità. Terminat i circuito, riposatev pe u minut (o più, a
second della vostra forma fisica) e ripetete per 2 volte.

SWING CON CORDA
Fissate una corda pesant a un oggetto resistente e afferratene
le estremità, una per mano. Piegate un po le ginocchia e sollevate e abbassate alternativamente le braccia per un minuto.



SWING CON MAZZA
Posizionatevi di fronte a un grosso pneumatico, tenend in mano una mazza. Sollevate la mazza da un lato, portatela dietro la testa e colpite lo pneumatico con tutta la vostra forza. Sollevate la mazza dal lato opposto e ripetete per un minuto.




FORMA PERFETTA
Se pensat di aggiungere un circuito al vostro allenamento, è importante eseguire ogni esercizio con forma perfetta. Se la stanchezz comincia a danneggiare la forma, rallentate. Non sacrificate la tecnica per l’intensità.



STEP ALTERNATO SULLO PNEUMATICO
State in posizione eretta, con un piede appoggiato su un grosso pneumatico
e l’altro in terra. Fate un piccolo salto e alternate il più velocemente possibile la posizione dei piedi per un minuto.



SWING CON KETTLEBELL State in piedi, sostenendo un kettlebell con entramb le mani. Abbassatevi, portandovi il kettlebell fra la gambe. Poi, stendete le ginocchia e le anche, e
sollevatelo sopra la testa. Ripetete per un minuto.



SLAM CON PALLA MEDICA State in piedi, sostenendo la palla sopra la testa con entramb le mani. Poi, lanciatela con tutta la vostra forza sul pavimento, piegand leggermente le ginocchia. Raccattat la palla e ripetete per un minuto.




Nuovo Libro
AEROBICA PER COMBATTENTI
Se volete inserire più circuiti nell’allenamento,
leggete il nuovo libro di Martin Rooney,
Warrior Cardio.
Questo manuale di allenamento a colori, lungo 416 pagine 
è disponibile online e in tutte le librerie, per adesso solo in lingua inglese.