La mia esperienza con le Club-Bells
Allenamento sport-specifico
di Tyler Hass,
Copyright www.ringtraining.com
Pubblicato su KettlebellMag n.10 , www.kettlebellmag.it
Di recente ho incontrato Scott Sonnon, campione di
arti marziali, allenatore esperto e inventore delle clave. L’obiettivo era
usare le clave per migliorare la prestazione in un gesto specifico. Abbiamo
lavorato sul servizio del tennis. Ci sono in giro molte falsità
sull’allenamento sport-specifico e nel corso del nostro incontro ne abbiamo
affrontate alcune.
Eravamo seduti sul campo discutendo le varie cose da
prendere in considerazione quando si organizza un programma di allenamento
sport-specifico. Mentre parlavamo, un uomo proveniente da un altro campo ci ha
avvicinato, era incuriosito dalle clave e ci ha chiesto cosa stavamo facendo.
Gli abbiamo detto cosa sono e che le stavamo usando per migliorare il gioco nel
tennis. Senza esitazioni, di nessun tipo, ha preso una clava e ha cominciato ad
agitarla usando entrambe le braccia come se fosse una mazza da baseball. Scott
gli ha detto che non bisogna imitare esattamente l’azione sportiva perché si
crea competizione con la coordinazione sviluppata per svolgere quel gesto con
precisione. Poi ha provato a imitare un servizio e ci ha detto che era
difficile farlo con entrambe le mani. Scott gli ha detto che la clava non va
usata con due mani. Forte di queste due informazioni preziose da Coach Sonnon e
dimenticandone una, ha provato a imitare il gesto del servizio usando la clava.
Dopo un po’ se n’è andato ma prima che si allontanasse l’ho fermato
chiedendogli qualche palla da tennis, perché mi ero dimenticato di portarle e
dopo ne avremmo avuto bisogno!
Probabilmente la dimostrazione di questa persona ha
fatto risparmiare a Scott 10 minuti di spiegazioni, così abbiamo preso le
clave. La prima cosa su cui abbiamo lavorato è stato lo swing base, un elemento
di fondo di tutti i movimenti su cui abbiamo lavorato successivamente. La mia
esperienza con i kettlebell mi ha permesso di ridurre il tempo di
apprendimento, esistono però delle differenze importanti fra kettlebell e
clave. La prima e più evidente è che il peso passa esternamente alle gambe e
non fra di esse.
Ci sono poi delle piccole questioni tecniche, come
l’uso della rotazione del polso per iniziare lo swing e l’abbassamento della
spalla nel punto alto. Ogni ripetizione è una sfida, con le clave non è
possibile prendersela comoda. A causa della leva e dell’equilibrio precario,
ogni ripetizione deve essere trattata come se si stesse usando un kettlebell
con base in alto. È necessario imparare a usare il corpo intero come
stabilizzatore e ammortizzatore, perché fare affidamento solo sul polso sarebbe
troppo inefficace e pericoloso. Imparare a usare l’intero corpo in questo modo
è una forma particolare di propriocezione ed è uno degli effetti più positivi
dell’allenamento con clave.
L’esperimento per migliorare il mio servizio è stata
la parte più interessante del nostro incontro. L’idea era farmi eseguire alcuni
servizi, poi una ripetizione di un esercizio e poi qualche altro servizio. Non
spiegherò le particolarità dell’esercizio eseguito, perché il video spiegherà
molto meglio delle parole.
Comunque, prima ho messo a punto la girata con clava.
Poi l’ho spostata indietro, ho fatto un passo lateralmente per poi fare un
pendolo laterale, fermandolo al suo naturale esaurimento. Dopo aver eseguito
questo esercizio, ho preso la racchetta e ho eseguito alcuni servizi. Ho notato
un incremento della potenza dopo ogni serie dell’esercizio e alcuni degli
ultimi servizi sarebbero stati degli ace! Un aspetto importante del protocollo
usato è che non ha indotto affaticamento. Non è stato un allenamento e non ho
sudato né avuto il fiatone. L’obiettivo era ottimizzare l’attivazione muscolare
per la potenza. Poiché l’affaticamento eccessivo è controproducente per la
potenza, sono rimasto fresco per l’intera durata dell’esperimento.
Un’altra cosa importante da notare, come ci ha fatto
vedere prima il nostro amico, è che l’esercizio svolto non cercava di imitare
un servizio vero, però ha usato modelli di movimento correlati a un servizio.
Si tratta di un metodo molto più sofisticato degli altri allenamenti
tennis-specifici che ho avuto modo di vedere e che spiegherò solo per
divertimento. Ci sono i principi Weider in azione: spinta indietro per i
tricipiti per simulare l’azione di frusta del gomito, curl dei polsi per il
piegamento potente del polso, estensioni per i tricipiti per muovere il braccio
da dietro in avanti, quarti di squat perché un vero squat è troppo difficile da
insegnare e, ovviamente, cento crunch e crunch laterali. Quest’idea di isolare
ogni gruppo muscolare coinvolto nel movimento non contribuisce affatto allo
sviluppo di un movimento integrato di tutto il corpo. Quello che ho fatto oggi
era integrato, per tutto il corpo e sport-specifico. Un altro vantaggio della
clava è la sua portabilità (un grosso vantaggio anche del kettlebell).
Immaginate tutte quelle macchine Nautilus distribuite in un campo da tennis.
La preparazione fisica specifica (SPP, detta anche
sport-specifica) è uno degli argomenti più fraintesi e confusi nel mondo
dell’allenamento, però è il Santo Graal della preparazione atletica. I russi
sono stati i primi a usare la SPP, fortunatamente però allenatori pionieri come
Scott Sonnon, Pavel, Ethan Reeve, Coach Davis, Dick Hartzell e altri l’hanno
capita e la stanno rendendo popolare. L’allenamento più avanzato oggi è un
ritorno dal passato. È un bel periodo per allenarsi.