giovedì 20 marzo 2014

La mia esperienza con le Club-Bells

La mia esperienza con le Club-Bells

Allenamento sport-specifico

di Tyler Hass, 
Pubblicato su KettlebellMag n.10 , www.kettlebellmag.it

Di recente ho incontrato Scott Sonnon, campione di arti marziali, allenatore esperto e inventore delle clave. L’obiettivo era usare le clave per migliorare la prestazione in un gesto specifico. Abbiamo lavorato sul servizio del tennis. Ci sono in giro molte falsità sull’allenamento sport-specifico e nel corso del nostro incontro ne abbiamo affrontate alcune.


Eravamo seduti sul campo discutendo le varie cose da prendere in considerazione quando si organizza un programma di allenamento sport-specifico. Mentre parlavamo, un uomo proveniente da un altro campo ci ha avvicinato, era incuriosito dalle clave e ci ha chiesto cosa stavamo facendo. Gli abbiamo detto cosa sono e che le stavamo usando per migliorare il gioco nel tennis. Senza esitazioni, di nessun tipo, ha preso una clava e ha cominciato ad agitarla usando entrambe le braccia come se fosse una mazza da baseball. Scott gli ha detto che non bisogna imitare esattamente l’azione sportiva perché si crea competizione con la coordinazione sviluppata per svolgere quel gesto con precisione. Poi ha provato a imitare un servizio e ci ha detto che era difficile farlo con entrambe le mani. Scott gli ha detto che la clava non va usata con due mani. Forte di queste due informazioni preziose da Coach Sonnon e dimenticandone una, ha provato a imitare il gesto del servizio usando la clava. Dopo un po’ se n’è andato ma prima che si allontanasse l’ho fermato chiedendogli qualche palla da tennis, perché mi ero dimenticato di portarle e dopo ne avremmo avuto bisogno!

Probabilmente la dimostrazione di questa persona ha fatto risparmiare a Scott 10 minuti di spiegazioni, così abbiamo preso le clave. La prima cosa su cui abbiamo lavorato è stato lo swing base, un elemento di fondo di tutti i movimenti su cui abbiamo lavorato successivamente. La mia esperienza con i kettlebell mi ha permesso di ridurre il tempo di apprendimento, esistono però delle differenze importanti fra kettlebell e clave. La prima e più evidente è che il peso passa esternamente alle gambe e non fra di esse.

Ci sono poi delle piccole questioni tecniche, come l’uso della rotazione del polso per iniziare lo swing e l’abbassamento della spalla nel punto alto. Ogni ripetizione è una sfida, con le clave non è possibile prendersela comoda. A causa della leva e dell’equilibrio precario, ogni ripetizione deve essere trattata come se si stesse usando un kettlebell con base in alto. È necessario imparare a usare il corpo intero come stabilizzatore e ammortizzatore, perché fare affidamento solo sul polso sarebbe troppo inefficace e pericoloso. Imparare a usare l’intero corpo in questo modo è una forma particolare di propriocezione ed è uno degli effetti più positivi dell’allenamento con clave.

L’esperimento per migliorare il mio servizio è stata la parte più interessante del nostro incontro. L’idea era farmi eseguire alcuni servizi, poi una ripetizione di un esercizio e poi qualche altro servizio. Non spiegherò le particolarità dell’esercizio eseguito, perché il video spiegherà molto meglio delle parole.

Comunque, prima ho messo a punto la girata con clava. Poi l’ho spostata indietro, ho fatto un passo lateralmente per poi fare un pendolo laterale, fermandolo al suo naturale esaurimento. Dopo aver eseguito questo esercizio, ho preso la racchetta e ho eseguito alcuni servizi. Ho notato un incremento della potenza dopo ogni serie dell’esercizio e alcuni degli ultimi servizi sarebbero stati degli ace! Un aspetto importante del protocollo usato è che non ha indotto affaticamento. Non è stato un allenamento e non ho sudato né avuto il fiatone. L’obiettivo era ottimizzare l’attivazione muscolare per la potenza. Poiché l’affaticamento eccessivo è controproducente per la potenza, sono rimasto fresco per l’intera durata dell’esperimento.

Un’altra cosa importante da notare, come ci ha fatto vedere prima il nostro amico, è che l’esercizio svolto non cercava di imitare un servizio vero, però ha usato modelli di movimento correlati a un servizio. Si tratta di un metodo molto più sofisticato degli altri allenamenti tennis-specifici che ho avuto modo di vedere e che spiegherò solo per divertimento. Ci sono i principi Weider in azione: spinta indietro per i tricipiti per simulare l’azione di frusta del gomito, curl dei polsi per il piegamento potente del polso, estensioni per i tricipiti per muovere il braccio da dietro in avanti, quarti di squat perché un vero squat è troppo difficile da insegnare e, ovviamente, cento crunch e crunch laterali. Quest’idea di isolare ogni gruppo muscolare coinvolto nel movimento non contribuisce affatto allo sviluppo di un movimento integrato di tutto il corpo. Quello che ho fatto oggi era integrato, per tutto il corpo e sport-specifico. Un altro vantaggio della clava è la sua portabilità (un grosso vantaggio anche del kettlebell). Immaginate tutte quelle macchine Nautilus distribuite in un campo da tennis.


La preparazione fisica specifica (SPP, detta anche sport-specifica) è uno degli argomenti più fraintesi e confusi nel mondo dell’allenamento, però è il Santo Graal della preparazione atletica. I russi sono stati i primi a usare la SPP, fortunatamente però allenatori pionieri come Scott Sonnon, Pavel, Ethan Reeve, Coach Davis, Dick Hartzell e altri l’hanno capita e la stanno rendendo popolare. L’allenamento più avanzato oggi è un ritorno dal passato. È un bel periodo per allenarsi.

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